Torniamo
ai giorni del rischio
Torniamo ai giorni del rischio,
quando tu salutavi a sera
senza essere certo mai
di rivedere l'amico al mattino.
E
i passi della ronda nazista
dal selciato ti facevano eco
dentro il cervello, nel nero
silenzio della notte.
Torniamo
a sperare
come primavera torna
ogni anno a fiorire.
E
i bimbi nascano ancora,
profezia e segno
che Dio non si è pentito.
Torniamo
a credere
pur se le voci dai pergami
persuadono a fatica
e altro vento spira
di più raffinata barbarie.
Torniamo
all'amore,
pure se anche del familiare
il dubbio ti morde,
e solitudine pare invalicabile...
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