Buon
cammino, Italia
di
Sergio Paronetto*
Cara
Italia che festeggi il tuo 150° compleanno alle soglie della
primavera, ho
ancora negli occhi tutti i ragazzi e le ragazze che difendono
un libro/un libro
vero/così belli da gridare nelle piazze/ perché
stanno uccidendo il pensiero
(Vecchioni). Per me è il testo della nostra bella Costituzione
che va difesa e
sviluppata come la carta del bene comune e dellunità
nazionale.
Per
questo puoi lottare contro le povertà. Promuovere un lavoro
dignitoso.
Tagliare le spese militari (come i 15 miliardi programmati per
produrre i
cacciabombardieri F35). Smettere di vendere armi a paesi dove
si violano i
diritti umani. Rispettare i diritti, a cominciare dai più
deboli, dai bambini,
dai giovani, dalle donne, dagli anziani, dai migranti, dalle famiglie.
Batterti
contro le mafie, la corruzione e ogni forma di violenza. Curare
la terra,
difendere i beni comuni come lacqua e sviluppare unenergia
pulita.
Puoi
ripudiare la guerra, quindi tornare dallAfghanistan, costruire
ponti di
pace in Medio Oriente e nel Mediterraneo che può diventare,
secondo il sogno di
La Pira e di Tonino Bello, un nuovo lago di Tiberiade.
Non
si può educare alla pace (alla vita buona del Vangelo)
senza alimentare
questo sogno ad occhi aperti, sofferto e drammatico, ma proprio
per questo
credibile, cosciente di tanti problemi ma anche della bellezza
di movimenti
giovanili che hanno lottato e lottano al di qua e al di là
del Mediterraneo con
la nonviolenza per la libertà e la dignità, per
una nuova Galilea delle genti:
un evento nuovo emergente dalla terra di molti padri della Chiesa,
di Charles De
Foucauld con i suoi fratelli e le sue sorelle, di tanti martiri
della speranza
come i monaci di Thibirine, più forti di ogni odio, uccisi
proprio 15 anni fa
(marzo 1996), testimoni di Cristo nostra pace.
Anchio,
come Mario Luzi, vorrei superare questa soglia alimentando immagini
irrevocabili per intensità e bellezza, operando una
liberazione, una specie di
rogo purificatorio/ del vaniloquio cui ci siamo abbandonati/ e
del quale ci
siamo compiaciuti./ Il bulbo della speranza/ora occulto sotto
il suolo/ingombro
di macerie/non muoia/in attesa di fiorire alla prima primavera.
Buon
cammino, Italia, la pace sia con te e con il nostro spirito operante.
Sergio
Paronetto, vicepresidente di Pax Christi Italia
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